MASTICARE CHEWIN-GUM ALLO XILITOLO E’ REALMETE UN METODO EFFICACE PER CONTRASTARE LA CARIE?
Innanzitutto cerchiamo di capire cos’è lo xilitolo.
Lo xilitolo è un dolcificante naturale dal basso potere calorico ma con lo stesso potere addolcente dello zucchero (da più di 30 anni viene usato in Finlandia e nei Paesi Scandinavi come sostituto dello zucchero).
La peculiarità di questa sostanza è quella di non essere fermentata dai batteri del cavo orale e, quindi, non consente la formazione degli acidi che corrodono lo smalto. Ma ha anche un’ulteriore caratteristica: lo xilitolo infatti è considerato anche cario-protettivo, perché svolge un’azione specifica contro gli streptococchi del gruppo mutans, batteri collegati allo sviluppo della carie.
Quindi la risposta è SI!
I chewing gum allo xilitolo sicuramente aiutano a proteggere la salute dei nostri denti! Svolgono un’ azione detergente, in quanto rimuovono i residui di cibo depositati tra i denti, e di stimolazione salivare, la naturale autodifesa utilizzata dal nostro corpo, inoltre lo xilitolo può aiutare nel prevenire la carie e favorire la rimineralizzazione di piccole lesioni .
Recenti ricerche confermano una riduzione nella formazione della placca e una diminuzione dei microrganismi che causano la carie a seguito del consumo di chewing gum contenenti xilitolo.
Ci conferma questa duplice azione anche uno studio condotto dall’Università degli Studi di Milano e dall’Istituto di Clinica Odontoiatrica dell’Università degli Studi di Sassari i cui risultati conclusivi sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Clinical Oral Investigation nel 2012.
Lo studio è stato condotto su bambini di età compresa fra i 7 e 9 anni iscritti alle scuole elementari di Sassari. 176 bambini, considerati ad alto rischio di carie e con elevata concentrazione di streptococchi mutans, sono stati divisi in due gruppi: i bambini del primo (gruppo xilitolo) hanno masticato chewing gum senza zucchero contenenti xilitolo, mentre quelli del secondo (gruppo controllo) hanno masticato chewing gum senza zucchero non contenenti xilitolo. L’introduzione del chewing gum in entrambi i gruppi è stata in aggiunta alle pratiche fondamentali di igiene orale, cioè l’uso di spazzolino e dentifricio, senza il cambiamento di stili alimentari. La somministrazione controllata di chewing gum è durata 6 mesi, durante i quali i bambini del primo gruppo hanno assunto circa 11g di xilitolo al giorno. Alla fine del periodo di masticazione, i bambini del gruppo xilitolo avevano meno streptococchi nella saliva e una placca con minore capacità di generare acidi. Terminati i primi sei mesi, la prevenzione della carie è stata affidata, sostanzialmente, ai singoli, mediante l’uso di spazzolino e dentifricio al fluoro. Dopo due anni, un tempo sufficiente per lo sviluppo di carie, è stato deciso di richiamare i bambini per una visita di controllo finale. I risultati sono stati i seguenti: – Nel gruppo controllo, il 16,66% dei bambini aveva nuove carie dello smalto, mentre per il gruppo xilitolo questo valore era del 2,86%. – Il 10,26% dei bambini del gruppo di controllo aveva nuove lesioni cariose profonde, nel gruppo xilitolo, invece, l’incremento è stato dell’1,43%. È quindi evidente che i bambini del gruppo xilitolo hanno avuto molte meno carie, rispetto al gruppo controllo, sia a livello di smalto, che a livello di dentina. Questi risultati hanno permesso di evidenziare una riduzione di rischio relativo di contrarre nuove carie pari all’82% per il gruppo xilitolo rispetto al gruppo controllo.
Ma attenzione: la masticazione di chewing gum allo xilitolo non sostituisce né la quotidiana pulizia dentale né le normali abitudini di prevenzione della carie (visita di controllo dall’igienista ogni 6 mesi), ma rappresenta uno strumento di prevenzione utile quando si è impossibilitati ad utilizzare gli usuali e più efficaci strumenti di igiene orale: spazzolino, dentifricio, e filo interdentale!