Prima visita gratuita? No grazie!
Scegliete un professionista serio che vi dedichi del tempo per una visita accurata
Se la visita è gratuita, l’unico modo per sostenere questo costo è convincere il paziente a sottoporsi ad un trattamento, anche quando non è davvero necessario.
Vi offrono la prima visita gratuita? Rifiutatela!
Scegliete un professionista serio che vi dedichi del tempo per una visita accurata e individualizzata che vi dia una diagnosi certa e un piano di cure adeguato.
Luigi Paglia, Direttore scientifico de “Il Dentista Moderno”
“Sempre di più odontoiatri e centri odontoiatrici offrono il primo consulto gratuito per attrarre nuovi pazienti trasformando un momento fondamentale come è la prima visita in un (dubbio) strumento di marketing. Anche alcune assicurazioni e fondi integrativi offrono la visita gratuita ai propri associati mettendo tutto sul conto del malcapitato medico che ha aderito alla convenzione.
La scelta della visita gratuita viene spesso giustificata con la motivazione di poter conoscere meglio il paziente o di capire le sue esigenze e di favorire “magnanimamente” il suo accesso alle cure.
Per tutti noi clinici la prima visita ha sempre rappresentato il requisito necessario per ogni successivo trattamento: viene compilata la scheda anamnestica, vengono raccolti i consensi informati, vengono prescritti gli eventuali accertamenti radiologici necessari, si pianificano tempi adatti per gli incontri successivi, si descrivono gli interventi e le procedure, viene elaborato il preventivo provvisorio e discusso con il paziente per descriverne gli aspetti clinici ed economici.
Se la visita è gratuita, l’unico modo per sostenere questo costo è convincere il paziente a sottoporsi al trattamento (anche quando, forse, non ce n’è davvero bisogno). Il dentista tenderà a ridurre i tempi della visita, per garantirsi più interventi, dedicando meno attenzione e cura a ogni singolo paziente.
E a questo punto forse la visita non è più davvero gratuita come dice la pubblicità; infatti, l’obiettivo non diventa più “educare” il paziente, fornendogli informazioni davvero utili e adeguate, ma “vendergli” un servizio. Il clinico inoltre, guadagnando esclusivamente sul trattamento, spesso si disabitua a fornire un parere davvero indipendente e “spassionato”. Il dentista non potendo dedicare al paziente il tempo necessario per fare una visita completa, accurata e personalizzata, difficilmente sarà in grado di indicare la soluzione clinica migliore e individualizzata.
Il paziente, infine, pur risparmiando pochissimi soldi sulla visita, rischia di pagare cento volte tanto sulle possibili complicanze o per interventi inutili subiti.
Per tutti questi motivi ritengo che la prima visita abbia un costo per lo studio e un prezzo per il paziente ed è convenienza di entrambi che venga pagata!”